|
|
|
|
Tweet |
|
5 aprile 2020 (ore 09:07) - Durante la conferenza stampa di ieri per riferire sulle cifre e sugli eventi nazionali e internazionali relativi a Covid-19, il sottosegretario alla prevenzione e promozione della salute del Messico, Hugo López-Gatell, ha toccato il tema delle caratteristiche demografiche e della salute generale della popolazione nell'ambito della lotta che i Paesi del mondo stanno conducendo contro la diffusione e gli effetti del Covid-19. «La popolazione è considerevolmente giovane in Messico» —ha detto— «se ci confrontiamo con i Paesi europei. Ad esempio, Italia, Spagna e Francia hanno il 50 percento degli abitanti al di sotto dei 38-43 anni». «In Messico» —ha continuato— «la metà ha meno di 27 anni. Naturalmente, anche l'altra metà è più giovane e questo è un aspetto positivo nel contesto dell'epidemia di coronavirus». «Ma» —ha spiegato il sottosegretario— «abbiamo una popolazione con una salute deteriorata a causa del sovrappeso, dell'obesità e del diabete e, con loro, un gruppo di malattie croniche —come l'ipertensione— che sono associate alle stesse cause. Quindi oggi affrontiamo l'epidemia di Covid-19 con queste devastazioni prolungate causate da una cattiva alimentazione». «In Messico abbiamo una mostruosa e monumentale offerta eccessiva di alimenti industrializzati con un valore nutrizionale molto basso e un potere calorico elevatissimo sotto forma di bevande e prodotti solidi». Delle 600.000 persone che muoiono ogni anno in questo Paese dell'America Latina, «la metà» —ha detto López-Gatell— «cioè 300.000 decessi sono legati a una cattiva alimentazione». Secondo l'epidemiologo, sono quattro gli elementi particolarmente dannosi: «eccesso di sale, di grasso, di zucchero e di calorie totali. Questa è la situazione che il Messico sta affrontando all'inizio dell'epidemia di Covid-19 e, ovviamente, è la realtà con cui dobbiamo lavorare». Presentiamo di seguito alcuni grafici comparativi tra Italia e Messico —ottenuti dalla pubblicazione dell'Ocse “Health at a glance 2019” e dal sito datamacro.com— che illustrano i punti menzionati dal Dr. López-Gatell, assieme ad alcuni altri. Si osserva, effettivamente, che l'aspettativa di vita nel Bel Paese è sostanzialmente superiore a quella registrata in Messico, una situazione che paradossalmente lo mette in una posizione di svantaggio di fronte alla violenta e improvvisa epidemia di Covid-19. In termini di mortalità prevenibile e trattabile, tuttavia, l'Italia si trova in una situazione migliore —almeno statisticamente— rispetto alla nazione latinoamericana. Sulla base delle definizioni Ocse/Eurostat del 2019, la mortalità prevenibile è quella che può essere evitata attraverso efficaci interventi di salute pubblica e prevenzione primaria (vale a dire prima dell'inizio delle malattie / lesioni, per ridurne l'incidenza). La mortalità trattabile, invece, è quella che può essere evitata attraverso interventi sanitari tempestivi ed efficaci, tra cui la prevenzione e il trattamento secondari (cioè dopo l'insorgenza delle malattie, per ridurne il tasso di mortalità). Il rapporto dell'Ocse comprende molte altre misure che hanno un'influenza importante sulla qualità e l'efficacia del sistema sanitario dei Paesi membri, tuttavia vogliamo presentarne in particolare una in cui l'Italia è stata chiaramente superata nelle ultime settimane: la quantità di letti d'ospedale disponibili a livello nazionale. Nella tabella, il Bel Paese appare al 25° posto su 36, mentre il Messico è 33°, entrambi con una chiara diminuzione registrata negli ultimi due decenni. Piramide della popolazione Italia dicembre 2018
Piramide della popolazione Messico dicembre 2018
Speranza di vita alla nascita per sesso, 2017
Tassi di mortalità per cause evitabili, 2017
Letti d'ospedale, 2000 e 2017
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
|