19 maggio 2020 (ore 16:56) - In Italia tornano a salire i contagi con l'incremento dei casi totali che è quasi raddoppiato, passando dai 451 di lunedì —il numero più basso dall'inizio del confinamento— agli 813 di martedì. Un dato su cui pesa sicuramente il maggior numero di tamponi effettuati rispetto al giorno precedente (63.158 oggi e 36.406 ieri) e che rappresenta comunque un monito, tanto che il ministro per le autonomie Francesco Boccia è tornato a ribadire che, in caso la curva riprendesse a salire, si dovrà necessariamente provvedere a nuove chiusure localizzate.

Il bollettino quotidiano del Dipartimento della Protezione Civile dice che, 16 giorni dopo l'avvio della Fase 2, i casi totali sono saliti a 226.699. Ma quel che conta è l'incremento, doppio rispetto a ieri. Un dato su cui pesano i numeri della Lombardia: su 813 casi, 462 sono in questa Regione, la più colpita, che rispetto a ieri fa segnare anche una risalita delle vittime —54 nelle ultime 24 ore, mentre lunedì l'incremento era stato di 24— e degli attualmente positivi: sono 27.291, 218 più di ieri mentre lunedì c'era stato un calo rispetto al giorno precedente di 357 malati.

17 delle 20 Regioni del Bel Paese restano al momento a rischio 'basso', mentre è 'moderato' in Lombardia, Molise e Umbria.  In Molise la classificazione dei dati è passata da bassa a moderata (livello 3) a causa di «un nuovo focolaio di trasmissione attualmente in fase di controllo che ha prodotto un aumento nel numero di casi nella scorsa settimana». I dati dei prossimi giorni, che terranno conto anche delle nuove riaperture, diranno se il trend rimarrà quello attuale o se è destinato a risalire. In questo caso, ha ripetuto ancora il governo, si dovranno necessariamente richiudere aree del territorio.

E mentre il premier Conte mostra cauto ottimismo dicendo che il sacrificio degli italiani ha dato i suoi frutti, si conclude la prima fase di sperimentazione del Vaccino Oxford: stanno bene i 510 volontari.

(ansa.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)