SALUTE E BENESSERE
 

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21 gennaio 2020 - Si aggrava in Cina il bilancio dei morti a causa del virus, simile alla Sars, comparso dal dicembre scorso. Le autorità sanitarie hanno annunciato che le vittime sono salite a sei.

E dall'Australia arriva la notizia di un primo caso sospetto su un uomo appena rientrato proprio dalla Cina. Ieri sono stati gli stessi esperti della commissione della salute cinese a confermare che il virus è trasmissibile da uomo a uomo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato per domani un Comitato di emergenza.

La CNN, dal canto suo, riferisce che le autorità sanitarie degli Stati Uniti si apprestano ad annunciare il primo caso in America del nuovo coronavirus. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando ad una fonte federale citata dall'emittente televisiva. Anche il New York Times scrive di una persona nello Stato di Washington contagiata dal virus, il primo caso confermato negli Usa. Il paziente, ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente a Wuhan, la città cinese considerata l'epicentro della diffusione.

Intanto la Farnesina invita alla cautela i viaggiatori italiani con un messaggio sul sito “Viaggiare Sicuri”, gestito dall'Unità di Crisi. Nell'aggiornamento sulla “Patologia polmonare nell'Hubei” che porta la data di oggi, si richiamano le raccomandazioni delle autorità sanitarie locali e internazionali (l'Oms) sulla necessità di «evitare qualsiasi contatto con animali e con persone affette da patologie respiratorie nell'area interessata».

In Messico, il sottosegretario alla prevenzione e alla promozione della salute, Hugo López Gatell, ha affermato che «da quando siamo venuti a conoscenza del primo focolaio del nuovo coronavirus, sono stati adottati diversi provvedimenti, tra cui l'implementazione di protocolli negli aeroporti internazionali».

«Se i dati confermassero un'estensione del focolaio del nuovo coronavirus» —spiega Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità— «non si escludono misure più importanti a livello internazionale, che potrebbero esser prese domani dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: dai controlli più serrati negli aeroporti allo sconsigliare spostamenti, fino alle restrizioni dei viaggi, chiaramente non da tutta la Cina, ma solo dalla città di Wuhan». I dati che arrivano sono frammentari, si parla di 300 casi ufficialmente confermati del nuovo virus, ma quelli reali sarebbero verosimilmente circa 1700.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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