SALUTE E BENESSERE
 

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25 febbraio 2020 (ore 20:02) - Dal coronavirus si guarisce quasi sempre. Ogni giorno che passa diventa più importante ridimensionare l’allarme, arginare la diffusione di inutili timori che alimentano una ingiustificata psicosi di massa. Il coronavirus fa paura perché anche ieri si sono registrati nuovi casi, sia di contagiati (siamo a 322) sia di decessi (saliti a 11). Eppure, nella stragrande maggioranza dei casi, non porta alla morte ma alla completa guarigione.

A dirlo è Walter Ricciardi, componente del Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità e da lunedì consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ma lo dicono anche i primi casi di persone colpite dal virus e ormai completamente ristabilite.

«Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme», ha sostenuto ieri pomeriggio in conferenza stampa alla Protezione civile, Walter Ricciardi. Certo, ha continuato, è «bene non sottovalutare» ma «la malattia va posta nei giusti termini: su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, e quindi guariscono, il 5 per cento è grave, ma di questo 5 per cento, solo il 3 per cento muore».

Ed in ogni caso, tutte le persone decedute, conclude Ricciardi, «erano persone in gravi condizioni di salute per proprie pregresse patologie».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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