SALUTE E BENESSERE
 

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26 febbraio 2020 (ore 05:30) - Secondo le informazioni pubblicate dal quotidiano Milenio, Hugo López-Gatell, sottosegretario alla Prevenzione e promozione della salute, ha spiegato che vengono analizzati in Messico oltre 5.000 campioni provenienti da individui con malattie respiratorie acute, per determinare la possibile presenza nel Paese di coronavirus.

«È possibile che da questi test possano risultare i primi casi positivi al Covid-19? Certo, per questo li stiamo realizzando e vi terremo informati», ha detto il funzionario, aggiungendo che in caso di conferme verranno applicati protocolli di mitigazione, ma non di contenimento come in Italia.

«L'Italia ha deciso sovranamente di mettere in atto un protocollo estremamente intenso che non si applica in nessun Paese europeo, né in Canada, né in quasi nessuno dei Paesi a reddito medio alto o alto, (che prevede) isolamento sociale, chiusura delle scuole e degli asili nido, sospensione degli eventi pubblici e delle manifestazioni, chiusura dei musei e lavoro a distanza, tra i vari provvedimenti».

«Ovviamente rispettiamo le considerazioni dell'Italia, ma queste azioni non corrispondono agli standard stabiliti dall'Organizzazione mondiale della sanità per Paesi come il Messico», ha affermato López-Gatell.

Il sottosegretario ha commentato che «l'Oms ha raccomandato la mitigazione. Ciò significa che non è necessario individuare il primo caso, fermarlo e impedirgli di entrare nel Paese. Ciò che conta è che i casi che arrivino, dato che il coronavirus giungerà anche in Messico, possano essere mitigati e non proverranno necessariamente dalla Cina, ma da qualsiasi altra parte del mondo».

«La preparazione consiste, quando rileveremo i primi casi che saranno decine, in essere in grado di tenerli in isolamento, con una diagnosi tempestiva e un trattamento in base al livello di gravità, (ma) saranno per lo più casi lievi».

«Abbiamo già un protocollo per la sorveglianza, per i laboratori, per l'assistenza medica e per il controllo dei contagi. Sono stati attivati i registri nei comitati di sicurezza sanitaria dei 32 Stati con enfasi sui cinque aeroporti internazionali rilevanti in Messico, che stanno realizzando le procedure di controllo. Possiamo stare tranquilli in questo senso»

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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