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30 giugno 2020 (ore 5:47) - Attraverso un video diffuso sui social e i canali ufficiali, l'Inter ha presentato ufficialmente la divisa della prossima stagione, 2020-21. Il design della maglia riprende forme e colori caratteristici dello stile tribal-pop e reinterpreta le iconiche righe nerazzurre con onde e zig-zag. Sviluppandosi dalla parte superiore a quella inferiore, le spesse righe sono un richiamo al Biscione, uno dei simboli più famosi della città di Milano. La casacca è caratterizzata da bande nere sui fianchi, con il logo del club posizionato sul petto. Pantaloncini neri e calze blu completano il kit, mentre la parola “Inter” è inserita sulle calze e all’interno della maglia. Stemma della casa nobiliare dei Visconti, signori di Milano dal 1277, il Biscione divenne il simbolo dell'intera città e del Ducato. Con l'avvento degli Sforza, che gli succedettero alla guida dello Stato milanese a metà del XV secolo, l'insegna fu mantenuta dalla nuova casa ducale e rimase ben oltre a rappresentare l'entità anche sotto i sovrani spagnoli e del Sacro Romano Impero, fino all'avvento dell'era napoleonica e alla sua soppressione. Il Biscione fu poi riutilizzato nel blasone del Regno d'Italia napoleonico e, infine, inquartato al leone di San Marco, nello stemma del Regno Lombardo-Veneto. Secondo alcune fonti, lo stemma si deve a una leggenda eroica introdotta a metà del XIV secolo dai Visconti per nascondere un'origine che appariva poco nobile. Bonifacio, signore di Pavia, sposa Bianca, figlia del duca di Milano. Mentre combatte contro i Saraceni, suo figlio viene rapito e divorato da un enorme serpente. Al rientro dalla guerra, Bonifacio si mette sulle tracce del serpente e, scovatolo, lo uccide facendogli vomitare il proprio figlio miracolosamente vivo. Tra i tanti usi moderni del Biscione, è conosciuto nel mondo anche come elemento del logo della casa automobilistica italiana Alfa Romeo, fondata a Milano nel 1910.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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