11
novembre
2014 -
Una percentuale di adesione stimata al 2%
(circa 2,7% in Messico), scarsa
comunicazione istituzionale, poco tempo per
assimilare le riforme proposte
dall’esecutivo (la cosiddetta inversione
dell’opzione) sono i motivi per cui il
Consiglio dei Ministri ha deciso ieri di
posticipare, dal 19 dicembre 2014 al
prossimo aprile, le elezioni dei Com.It.Es.,
gli organismi rappresentativi della
collettività italiana all’estero per cui
sono stati stanziati sette milioni di euro e
su cui si è acceso nei mesi scorsi un
intenso dibattito.
Fra le disposizioni urgenti del verbale del
Consiglio dei Ministri di ieri, si legge:
«[...] un provvedimento che posticipa la
data di voto per l’elezione dei componenti
dei comitati degli italiani all’estero che
si è reso necessario per favorire una
maggiore affluenza al voto, visto che la
nuova procedura di registrazione introdotta
per la prima volta richiede tempi ulteriori
per raccogliere una più vasta
partecipazione».
«È
la stessa partita, solo che si va ai tempi
supplementari»,
commenta il sottosegretario agli Esteri
Mario Giro. Sin dal suo insediamento, il
governo Renzi aveva deciso di rispettare la
scadenza del 2014, dal momento che è da due
lustri che i Com.It.Es. sono senza
rappresentatività, così come previsto
dall’articolo 10 del dl 109/2014. Istituiti
nel 1985, si tratta degli organismi
rappresentativi della collettività italiana,
eletti direttamente dai connazionali
residenti all’estero in ciascuna
circoscrizione consolare.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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