2
settembre 2013 -
«Se
si trovasse per il Duomo qualcuno
come Della Valle per il Colosseo...
Se qualcuno pensasse al Duomo di
Milano, farebbe una scelta
provvidenziale per noi e buona,
anche in termini di ritorno, per lui
stesso. Noi auspichiamo che ci sia
lo sguardo di qualcuno che voglia
diventare lo sponsor principale
degli sforzi che stiamo facendo per
il Duomo».
Lo ha detto il presidente della
Veneranda Fabbrica [1], Angelo
Caloia, a margine della firma della
convenzione con il Touring Club per
l'apertura del Museo e dell'Archivio,
riguardo alle necessità economiche
per la manutenzione del Duomo.
Il
Museo e l'Archivio storico della
Veneranda Fabbrica del Duomo
apriranno le loro porte ai
visitatori dal prossimo 4 novembre.
Il museo sarà totalmente rinnovato,
con duemila metri quadrati di spazio
espositivo e 27, sale e accoglierà
anche il Tesori del Duomo. Invece
l'archivio, che conserva la
documentazione della Fabbrica dal
1387 a oggi, diventerà per la prima
volta accessibile al grande pubblico
in tutte le sue sezioni.
"Sono
tante le opere che devono essere
predisposte per Expo e tanti i
lavori messi in cantiere - ha
spiegato Caloia - Siamo nell'ordine
di 30-35 milioni di euro, per ridare
splendore e bellezza a una realtà
unica. Ne mancano una ventina". Si
va dai 9 milioni di euro
preventivati per il restauro della
guglia maggiore ai 12 milioni
investiti per l'apertura del Museo.
Poi "ci sono ancora da sistemare le
terrazze e le falconature - ha
spiegato Caloia - E ci sono le
impalcature per la pulizia
dell'interno, per cui sono impiegate
nove imprese. La cattedrale è
l'anima della città e senza anima le
cose non vanno avanti. E' l'anima
che fa crescere l'economia e la
società. Il Duomo è l'anima della
città e dobbiamo fare sì che accolga
i milioni di visitatori attesi per
Expo nel migliore dei modi".
Il Duomo conta
oggi 6 milioni di visitatori ogni
anno e «per il 2015 ci sarà un
grande afflusso. Chi verrà a Milano
cosa vedrà? Alcuni la Scala, alcuni
Brera, il Cenacolo o il Castello
Sforzesco. E i commercianti andranno
in Fiera. Ma tutti vorranno vedere
il Duomo, che è il logo di Milano.
Non abbiamo potuto brevettarlo, se
lo avessimo fatto... Io auspico che
quanti beneficiano delle vicinanze
del Duomo, che godono di un bene
senza pagarlo ma anzi facendolo
pagare, sentano il dovere di
contribuire». Buoni i risultati
delle iniziative di “Adotta una
guglia” e positiva, ha ricordato
Caloia, la decisione del governo di
ripristinare per il triennio
2012-2014 «il contributo dovuto al
Duomo per compensare quello che
aveva disfatto Napoleone, che per
farsi incoronare aveva voluto che si
vendessero tutti i beni della
Fabbrica. Per sostenerla si era
introdotto il contributo erariale.
Ma il 2015 diventerà problematico,
anche perchè i 5 milioni dallo Stato
sono per la manutenzione ordinaria e
non straordinaria».
Per quest'ultima
la Veneranda Fabbrica attende «la
fase 2 dell'accordo di programma con
cui sono intervenuti Regione,
Provincia e Comune: già 2,5 milioni
ci sono arrivati con la prima fase,
ne dovrebbero arrivare altrettanti
con la seconda. Sono certo che gli
enti locali sono consapevoli della
grande importanza del Duomo e
speriamo riescano a trovare le
risorse per farci completare i
nostri impegni». I tempi per questo?
«Penso sei mesi o un anno: è un po'
in ritardo la Regione, che è il
principale contribuente, ma è
comprensibile per le elezioni e il
cambio degli organi di governo».
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[1]
La Veneranda fabbrica del Duomo di
Milano è un ente che provvede alla
valorizzazione, manutenzione e
restauro del Duomo di Milano, senza
alcuna ingerenza negli affari
ecclesiastici. Accanto a queste
funzioni vi sono quelle di custodia
dell'edificio, conduzione di tutte
le attività collegate e gestione del
patrimonio.
(repubblica.it/ puntodincontro.mx / adattamento
e traduzione allo spagnolo di
massimo barzizza)
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