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17 febbraio 2014 - Dopo un colloquio di oltre un’ora e mezza, Matteo Renzi ha ricevuto dal presidente Napolitano l’incarico per la formazione del nuovo governo. Come annunciato dal segretario generale del Quirinale, Donato Marra, il segretario del Pd «ha accettato con riserva». Convocato per le 10,30, il premier in pectore si era presentato con dieci minuti di anticipo, arrivando alla guida di una Giulietta e con al fianco solo il capo ufficio stampa del suo partito, Filippo Sensi.

«Per un orizzonte di legislatura come quello che ci proponiamo - ha spiegato Renzi uscendo dall’incontro con Napolitano - serve qualche giorno per sciogliere la riserva». Il presidente incaricato ha poi dettato quella che considera una vera e propria road map per l’esecutivo, prima ancora delle questioni legate ai nomi. In particolare, ha spiegato che da subito bisognerà affrontare il tema delle riforme istituzionali, a partire da quella elettorale. Per poi passare nei mesi successivi a tre macro-temi, uno per mese: a marzo il lavoro; ad aprile la riorganizzazione della pubblica amministrazione; e a maggio il fisco.

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(corriere.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)